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I primi due concerti di Beethoven, in cui il compositore venticinquenne esprime la sua continuità ma anche la sua distanza nei confronti di Mozart, sono qui proposti in versioni d’epoca dovute a Vinzenz Lachner (1811-93), compositore, direttore d’orchestra e didatta amico di Brahms. Gli arrangiamenti di Lachner sono efficaci e ben scritti e si adattano ad un’esecuzione per quintetto come per orchestra d’archi, secondo una prassi comune per mettere i capolavori orchestrali a disposizione del maggior numero possibile di persone. A questo riguardo, giova ricordare che Mozart nel 1782 aveva composto 4 concerti con fiati opzionali, per renderne possibile un’esecuzione da camera: per tutto il XVIII secolo quindi la musica da camera con pianoforte e il concerto sembrano far parte di un mondo strumentale dai confini assai fluidi.
L. v. Beethoven Concerto n. 1 op 15
L. v. Beethoven Concerto n. 2 op. 19
Giuseppe Bruno Pianoforte e Direzione
Tommaso Bruno ViolinoKatarzyna Piotrowska ViolinoFrancesca Senatore ViolaElettra Mealli VioloncelloSofia Bianchi Contrabbasso
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